TERAMO – Il dibattito che Emmelle per primo ha lanciato raccogliendo lo sfogo e l’invito del vescovo alla moderazione nelle proposte di intrattenimento davanti al Duomo suscitato dal caso ”Miss Italia”, si anima adesso con le posizioni in difesa dell’assessore “strigliato” Guido Campana. Primo paladino dell’operato di Campana è l’assessore regionale al Turismo Mauro di Dalmazio che giudica “insussistente” la polemica nata dal richiamo di monsignor Seccia. “Guido Campana andrebbe solo ringraziato per gli sforzi che sta facendo per animare la città e il centro storico nonostante i sacrifici economici – ha detto Di Dalmazio – . Certamente condivido che non tutto può essere fatto in ogni piazza, e che manifestazioni di portata più “caciarona” andrebbero ospitate in contesti diversi, ma non è il caso di Miss Italia. Guido Campana va sostenuto e difeso da polemiche ingrate nei confronti del suo operato”. Una solidarietà manifestata anche dall’associazione “Teramo Vivi Città” che in una sposta l’accento e invita la Curia a una riflessione ulteriore sull’esposizione di pubblicazioni di contenuto pornografico che alcune edicole fanno a ridosso dei luoghi di culto. “Campana non va crocifisso. Il Vescovo di Teramo ha ragione a chiedere rispetto per il Duomo – si legge nella nota di Marcello Olivieri di Teramo Vivi Città – ma questo andrebbe preteso sempre visto che molte volte la scalinata sacra è stata oggetto di conflitti tra sacro e profano”. L’associazione ricorda ad esempio la mucca pubblicitaria dispensatrice di latte in una sfilata in abiti succinti, le capre e un vitellino legati alla scalinata posteriore del Duomo durante una festa di prodotti tipici, ragazze sdraiate a prendere il sole in reggiseno durante una storica manifestazione sportiva, i bagordi notturni, ma anche i chiodi piantati nelle storiche mura del Duomo per affiggere un tendone durante una manifestazione politica. “Se c’è stata una giustificazione a tutto questo, oggi non è giusto puntare il dito solo su Guido Campana – si legge nella nota dell’associazione – piuttosto perché non concentrarsi sulla vendita di riviste e dvd porno accanto alle chiese o sotto gli storici porticati?”. Infine la proposta dell’associazione per “mettere tutti d’accordo”: girare il palco e collocarlo a ridosso delle arcate di fronte al Duomo. “Una soluzione per conservare il ruolo della piazza e sfruttare il porticato come backstage per le aspiranti Miss. Le selezioni del noto concorso di bellezza – conclude la nota – sono un ottimo veicolo per promuovere la città, cerchiamo di non perdere anche questa occasione penalizzando ulteriormente un territorio che già vive un grande disagio economico”.
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